lunedì 10 marzo 2008

GIOVANNI CARDONE...E LUCRAZIA D'ALAGNO

Giovanni Cardone studioso della storia di Torre del Greco e in particolar modo della figura di Lucrezia D'Alagno, la quale e entrata nella storia di una città che, essendo di memeria storica corta non sa che tra Piazza Luigi Palomba ovvero ( Mieza Torr ), e Corso Umberto I ovvero( Miezo San Getano ), ci sono dei vicoli dedicati alla bellissima Lucrezia mancata regina di Napoli, essi vengono denominati, ( Vico Ortocontessa) erano le terre di proprietà della sua famiglia la quale era originaria di Amalfi.

Cenni Storici "Lucrezia D'Alagno e Alfonso Primo D'Aragona"

Lucrezia D'Alagno era figlia di messere Cola D'Alagno, Capitano della Torre Annunziata, con possedimenti in Torre del Greco e di Covella Toralbo, tutti originari di Amalfi. La loro abitazione in Torre del Greco era un vasto orto frutteto con alcune case in località Largo della Corte, confinante con il Vallone, attuale Via XX Settembre. Diverse sono le narrazioni storiche in cui la giovane Lucrezia incontrò per la prima volta il re Alfonso Primo D'Aragona: si narra, tra le tante, che l'incontro avvenne nel 1448, allorquando Lucrezia aveva diciotto anni ed Alfonso cinquatatrè , in occasione della Vigilia di San Giovanni Battista, quando le giovani fanciulle erano use ricevere la Strenna, una delle notizie più probanti recita invece che il re, durante una cavalcata alle pendici del Vesuvio, vide Lucrezia e se innamorò perdutamente. Il re Alfonso già da tempo diviso dalla moglie Maria di Castiglia che viveva in Spagna. L'amore di Alfonso per la bella Lucrezia si espresse con continue feste, ricevimenti e tornei nonchè con significative donazioni, quali le terre di San Marzano, Caiazzo e Somma Vesuviana. Tutti gli storici assicurano che l'amore di Lucrezia per Alfonso fu solo platonico e lo stesso popolo ne esprimeva il convincimeto. Quanto sopra detto è pienamente condiviso da Benedetto Croce il quale, tra l'altro, ha scritto di lei: "Nessuno potè mai recare contro di lei alcun fatto che la dimostrasse, in alcun tempo della vita, cedente alla femminile e umana fragilità". A nulla valse il viaggio a Roma da parte di Lucrezia per poter ottenere da Papa Callisto III l'annullamento del matrimonio tra Alfonso e Maria di Castiglia. Dopo una vita di grandi fasti e privilegi, il prestigio quasi regale della bellissima Lucrezia cominciò a declinare con la morte di Alfonso Primo D'Aragona avvenuta il 27 Giugno del 1458. La donna che non diventò mai regina, andò in esilio a Ravenna sposandosi poi a Roma ove si spense nel febbraio del 1479. Sulla sua tomba fu posta una lapide dove in latino si volle perpetuare la natura del suo amore "Puro ed Incontaminato".